Grazie Caterina per averci fatto amare questa terra.
Viaggiare…..viaggiare…...viaggiare…è la mia grande passione e mi imbatto, forse per caso, su una rivista con immagini dalla Namibia: amore a prima vista….devo andare.
Coltivo questa idea per diversi anni continuando a documentarmi su questo paese e finalmente decido: 2017 andrò in Namibia e via alla ricerca della migliore soluzione e la migliore soluzione l’ho trovata sicuramente.
Caterina, la nostra guida, con passione, entusiasmo e professionalità ci ha accompagnato in questa magnifica esperienza.
Dopo dieci ore di volo partiamo. Caffettino e via verso con il nostro truck verso il parco Etosha: l'entusiasmo e la voglia di scoprire sono alle stelle.
Nel pomeriggio iniziano già i primi avvistamenti, alziamo il tetto del truck, sfoderiamo i nostri obiettivi fotografici e via……zebre di montagna, giraffe, springbok, alcefali...….. e per concludere la prima giornata un rinoceronte con prole al seguito che attraversa la strada.
Il giorno seguente ripartiamo costeggiando il pan del parco e puntiamo sulle diverse pozze alla ricerca degli animali e questo sarà il simpatico tormentone di questo viaggio. Dopo anni di siccità negli ultimi mesi ci sono state diverse piogge e quindi gli animali hanno acqua a disposizione senza raccogliersi alle varie pozze. Le troviamo tutte sistematicamente vuote e vogliamo mantenere questo primato fino alla fine del tour….ci riusciremo?
Le pozze sono vuote ma gli animali non si fanno desiderare: che ne dite di sei leoni placidamente stesi al sole al bordo dello sterrato che ignorano l’attacco di due gnu paurosi? Gruppi di zebre, giraffe con la testa immersa nelle acacie, orici in pausa pranzo, struzzi saltellanti, faraone con piccoletti al seguito, spingbok in lotta serrata per la supremazia sul gruppo, rinoceronti e poi…….fra la boscaglia cinque elefanti. Non ci sono parole, sembra di vivere dentro un documentario.
Valigie sul truck e via verso gli Himba, altro giro altra emozione. Entriamo nel loro villaggio e i primi bambini ci vengono incontro. Dopo alcuni momenti di esitazione riusciamo subito a interagire con loro, basta aprire il cuore e poi con gli occhi, i sorrisi e i gesti possiamo comunicare. Le donne Himba hanno veramente un fascino particolare.
Arrivati a Vingerklip ci godiamo una bella camminata e in lontananza vediamo delle giraffe. Ci guardiamo in faccia e via alla loro ricerca, sembra un’impresa ma riusciamo a ritrovarle e l’emozione è davvero unica. I nostri occhi nei loro….e vengono i brividi.
Safari pomeridiano alla ricerca degli elefanti del Damaraland. Pensiamo di aver perso le speranze, quando improvvisamente ne avvistiamo un gruppo di tredici. Li seguiamo, li fotografiamo, li amiamo e ci commuoviamo quando in parata ci salutano venendo di nuovo verso di noi che stiamo brindando di fronte al tramonto.
E via giù verso Swakopmund, cittadina surreale di fronte all’oceano. Sembra di essere tornati a Viareggio, ma dietro le ultime casette intravediamo le prime dune e proviamo a immaginare cosa ci riservi il giorno successivo.
Mattinata in navigazione nella baia di Walvis Bay con i pellicani che ci scortano durante tutto il tragitto. La nostra amica Marilena è la fortunata ad averne uno direttamente sulla testa: situazione “rischiosa” ma divertentissima. E poi le colonie di otarie con i piccoli sulla spiaggia che fanno i loro bei bagnetti.
Scendiamo dalla barca e via sulle jeep 4x4: cosa dobbiamo aspettarci? L’inizio è soft ma emozionante, costeggiamo la laguna con le sue saline declinanti in mille sfumature di rosa quando davanti ai nostri occhi si alzano improvvisamente in volo migliaia di fenicotteri (chiamati simpaticamente dal nostro autista “strawberry chicken”) con spettacolari coreografie. La jeep si ferma, l ‘autista scende, corre e scava con le mani nella sabbia. Che succede? Torna da noi e ci presenta il famoso “geco palmato” che alcuni compagni, per me audaci, riescono a prendere sulle loro mani prima che venga rimesso indenne nella sua tana. E poi la prima fantastica esperienza per scalare le dune alte 200 sull’oceano…..piedi scalzi e via arrampicati fino alla vetta, la sabbia ovunque, i pensieri svaniscono, la fatica non si sente, lo sguardo spazia dal mare alla dune. Uno spettacolo della natura che penso non abbia uguali sulla faccia della terra. E ora? Inizia l’avventura con le jeep che cavalcano le dune senza scrupolo alla faccia della nostra paura e delle nostre risate: un vortice di emozioni.
E il viaggio continua, scendiamo verso il deserto del Namib.
Sveglia alle 4.30: Sossusvlei ci aspetta! Una notte nera ci accompagna fino all’ingresso del parco dove entriamo allo spuntare del primo raggio di sole che illumina in lontananza le dune rosse. Altra polvere, altro deserto, altre emozioni. Le dune rosse sono sempre più vicine, sempre più grandi, sempre più rosse, sempre più belle. Scaliamo la duna 40; un piede avanti l’altro per mantenersi in equilibrio sul crinale, lasciando la mente vuota e gli occhi in godimento di questo spettacolo che la natura ci offre. E poi verso la Dead Vlei dove il mondo sembra fatto di quattro colori: l’azzurro intenso del cielo, il rosso delle dune, il bianco della terra, il nero degli alberi. Possiamo chiedere altro? Ebbene si, altro ci viene offerto. Nuovo giro in jeep, con avvistamento di orici, sopra le vecchie dune pietrificate e mentre lo sguardo si perde all’orizzonte in un panorama sconfinato, ci godiamo anche un ennesimo romantico aperitivo al tramonto.
Ancora chilometri da percorrere sul nostro truck, la polvere ormai è diventata la nostra compagna di viaggio e arriviamo al deserto del Kalahari. Le dune sono ancora rosse, ma le dimensioni cambiano, il paesaggio assume colori e forme diverse. Nuovo giro in jeep e nuovi avvistamenti. Kudu maschi e femmine, giraffe, gnu, springbok, struzzi sembrano volerci salutare in questo nostro giro finale in terra namibiana. Non vogliamo pensarci, ma un po' di nostalgia si affaccia già e allora instauriamo una scena da film…...binocolo, cappello, jeep, foulard al vento, risate per queste ultime scene in terra africana. Il sole tramonta ancora con le sue sfumature di rosso e arancio fra nuvole bianche e grigie.
L’aeroporto ci aspetta e le lacrime non si tengono.
Grazie Betty, Laura, Simona, Marilena,Sandra, Michele, Maurizio, Tiziano, Micky, Beppe………..per gli ottimi compagni di viaggio che siete stati.
Grazie Caterina per averci fatto amare questa terra.
Grazie Namibia per averci dato tutto questo.
Veronica
P.S. record vinto: pozze deserte di animali...ah ah ah